10 Giugno 2020

La gestione strategica delle convenzioni assicurative dello studio dentistico

Quasi tutti gli studi lavorano con una o più convenzioni, trovandone, nel loro uso, vantaggi e svantaggi. Noto che molti tuoi colleghi a volte sono avviliti e confusi e si…

Quasi tutti gli studi lavorano con una o più convenzioni,
trovandone, nel loro uso, vantaggi e svantaggi.

Noto che molti tuoi colleghi a volte sono avviliti e confusi
e si sentono vittime di un sistema che è complicato.

Spesso è difficile capire se quello che si sta facendo è conveniente o meno

E questo mi dispiace molto perché ognuno di noi, dopo sacrifici e ore di duro lavoro,
dovrebbe essere soddisfatto di quello che ha fatto e non domandarsi se e cosa sta sbagliando.

Se in più con le convenzioni ci lavori tanto, servono spesso delle risorse umane
e di tempo da dedicare alla gestione di tutta la burocrazia che ci sta dietro,
a fronte di un ritorno esiguo o inesistente.

Mi sento di aggiungere che, oltre che esiguo o inesistente,
se gestito in maniera approssimativa è una remissione bella e buona.

Praticamente per ogni paziente che entra in studio stai perdendo soldi.

Ne vale la pena?

Voglio chiedere a te….si proprio a te, in tutta sincerità come gestisci
le convenzioni all’interno del tuo studio.

Non sono qui per giudicarti ma solo per capire se hai trovato una strada che ti soddisfa.

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Strategie di colleghi nella gestione delle convenzioni odontoiatriche

Parlando con diversi tuoi colleghi nell’arco di questi anni ho notato che ognuno di loro
ha trovato e mette in atto una o più strategie per la loro gestione:

  1. Utilizzare materiali diversi per i pazienti in convenzione
  2. Dedicare meno tempo ai pazienti convenzionati
  3. Gestirli in ore del giorno che sono notoriamente difficili da piazzare
  4. Un mix di materiali e tempo

Ti riconosci in queste strategie?

Sii sincero, non c’è nulla da vergognarsi, bisogna pur farli quadrare in qualche modo i conti.

Ne usi delle altre? Se si, condividile pure rispondendo a questa mail.

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Il mio punto di vista sulle convenzioni dei pazienti odontoiatrici

Rispetto alle strategie di cui ti ho parlato precedentemente
con alcuni punti mi trovo d’accordo e con altri assolutamente no.

Il disaccordo forte è sui primi due, cioè utilizzare materiale di minore qualità e,
come nel caso delle ablazioni, erogare terapie con tempistiche differenti rispetto al normale standard.

Ti è mai capitato di acquistare una cena su Groupon e rimanere deluso?

L’effetto è un pò quello.

A me una volta addirittura è capitato di trovare dei coupon di un noto ristorante di Castel Gandolfo
in cui andavo a mangiare a prezzo pieno, e dove tra l’altro si mangia benissimo, e di rimanere molto deluso.

Il pensiero è sempre quello, nessuno ti obbliga a stare su Groupon, e se lo fai
presumibilmente è perché hai bisogno di riempire il ristorante e acquisire nuovi clienti.

Ma se poi offri servizio e piatti scadenti l’unica cosa che produrrai sarà un effetto boomerang
dove non acquisirai clienti, perché quelli che ti hanno conosciuto in quel frangente non vorranno più venire a te e,
nei casi peggiori, parleranno male di te, quindi pubblicità negativa.

Gestire i pazienti nel modo sbagliato può produrre esattamente lo stesso effetto.

Il paziente in convenzione non è un paziente di serie B.

Il punto tre, gestirli in orari comodi per lo studio, mi trova d’accordo.

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Come io gestisco le convezioni odontoiatriche

La mia gestione è molto semplice e si basa su quattro parametri assolutamente oggettivi:

  1. Il target di pazientela e l’ente/assicurazione con cui convenzionarsi;
  2. Il margine di contribuzione;
  3. Il livello di saturazione della poltrona;
  4. La tua bravura nel convertire un paziente in convezione in un tuo paziente.

Ogni studio ha un tipo di clientela.

Lo studio dei Parioli o del quartiere Prati avranno sicuramente un target medio.-alto
mentre quello di Centocelle, ex borgata romana avrà un pazientela abbastanza trasversale
ma tendente a ceti medio-bassi.

E come ci sono le differenti pazientele ci sono anche le convenzioni.

Alcune si rivolgono ad un pubblico e altre ad un altro. Tutto qua.

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Il margine di contribuzione è quel dato che ti permette di sapere quanto l’importo
di una prestazione ti aiuta o meno a coprire i costi fissi.

Potresti trovarti a scoprire che, pur erogando una prestazione ad un costo molto minore
rispetto al tuo normale listino, questa ti aiuta comunque a coprire i costi fissi di struttura: mutui, locazioni, stipendi, etc…

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Questo dato si collega a quella che è la saturazione delle tue poltrone.

E’ palese che se hai le poltrone sature avere delle convenzioni non ti serve a nulla e,
in alcuni casi, potrebbe fare più danno che altro.

Ma se le poltrone non sono sature, hai tempo e devi coprire i costi fissi potrebbero essere,
anche momentaneamente, un ottimo supporto.

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Il quarto e ultimo punto è dedicato al marketing. Alla comunicazione.

A quanto sei bravo a venderti, dimostrare valore, convertire e fidelizzare il paziente in convenzione.

Ti ricordi l’esempio del ristoratore di Castel Gandolfo? Bene, fai l’opposto!

Conosco tante persone che sono entrate all’interno di uno studio con la convenzione
e ci sono rimaste nonostante non ci fossero più.

Il settore sanitario da questo punto di vista è molto più avvantaggiato di altri.

E’ un settore dove le emozioni e la fiducia sono fondamentali per la buona riuscita dell’impresa.

Se saprai gestirle al meglio, senza ombra di dubbio sei destinato al successo.

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Conclusioni finali

Bene, spero con questo articoli di averti dato degli utili spunti su come introdurre, se ancora
non le hai, o gestire, se già ci lavori, le convenzioni all’interno del tuo studio.

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SVOLGERE ATTIVITA’, OTTENERE RISULTATI. IL CAMBIO DI PARADIGMA NELLA GESTIONE DEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO

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Nel contesto odontoiatrico, il successo di uno studio non dipende solo dalla quantità di lavoro svolto, ma dalla qualità dei risultati ottenuti.
Troppo spesso, però, le attività quotidiane vengono eseguite senza un obiettivo chiaro, portando a inefficienze e stagnazione.
È essenziale adottare un cambio di paradigma, passando da una mentalità orientata allo “svolgere attività” a una focalizzata sul “raggiungere risultati”.
Senza obiettivi chiari e un monitoraggio costante, le attività rischiano di rimanere fini a se stesse, senza generare i risultati desiderati.

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PERCHÉ “NON È URGENTE” POTREBBE ESSERE IL PEGGIOR NEMICO DEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO

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“Il dottore ha detto che non è urgente!” Questa semplice frase può trasformarsi in un incubo per la segreteria e i pazienti. Scopri come gestire al meglio le “non urgenze” in ambito medico e migliorare la comunicazione nel tuo studio. Leggi l’articolo completo per trovare strategie pratiche e consigli utili!

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MARKETING, COMUNICAZIONE, BRANDING E DIVISE PER IL TUO STUDIO ODONTOIATRICO

MARKETING, COMUNICAZIONE, BRANDING E DIVISE PER IL TUO STUDIO ODONTOIATRICO

La segreteria è il primo punto di contatto con il paziente in prima visita e come tale dovrebbe essere gestita in maniera impeccabile.

Tutti sappiamo recitare a memoria il vecchio adagio “non c’è una seconda opportunità per fare una buona prima impressione” ma quanti lo mettono realmente in pratica nel quotidiano?

Questo è il tipico esempio di cosa sappiamo essere giusto e cosa invece mettiamo in pratica tutti i giorni per fare in modo che un mantra così potente diventi un modo di essere, pensare e un’abitudine consolidata.

Oggi ti parlerò delle divise e dell’importanza strategica nella gestione del tuo personal branding.

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I 4 PUNTI CARDINALI DELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

I 4 PUNTI CARDINALI DELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

Ci sono quattro fasi per la gestione ottimale di ogni trattativa e quindi, di conseguenza, anche della prima visita:

1. la fase empatica,
2. quella di indagine o esplorativa,
3. la creazione della proposta,
4. e in ultimo, la fase di chiusura.

Ognuna di queste fasi è propedeutica alla successiva.
Non rispettarle ti farà sprecare molte risorse.

Se le sai utilizzare il cerchio NON si chiude.
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IL PASSAGGIO GENERAZIONALE IN PRIMA VISITA: COME RINNOVARSI E PROSPERARE.

IL PASSAGGIO GENERAZIONALE IN PRIMA VISITA: COME RINNOVARSI E PROSPERARE.

L’importanza del passaggio generazionale va oltre la semplice successione nelle posizioni lavorative.

Rappresenta un’opportunità per rinnovare e arricchire il settore con nuove idee, approcci e modalità di cura che possano rispondere meglio alle esigenze di una società in continua evoluzione.

Affrontare con successo questa transizione è cruciale per assicurare la resilienza e la vitalità del tuo studio odontoiatrico nel lungo termine.

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LE 4 CARATTERISTICHE FONDAMENTALI PER UN PREVENTIVO ODONTOIATRICO EFFICACE.

LE 4 CARATTERISTICHE FONDAMENTALI PER UN PREVENTIVO ODONTOIATRICO EFFICACE.

La fiducia è cruciale per il successo della tua prima visita.

Un preventivo ben pensato è un generatore di fiducia.
Uno dei tanti.

Per compiere fino in fondo il suo mestiere deve avere determinati attributi.

Quattro solo le caratteristiche fondamentali per raggiungere questo scopo: completezza, leggibilità, comprensione, trasparenza.

La mancanza di uno di questi elementi compromette la fiducia del cliente e, di conseguenza, la possibile chiusura di un accordo.

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TESTIMONIANZE CONSULENZA TOSHIRO SAVOIA - REMIX

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