Fissare degli obiettivi è il primo passo per trasformare l’invisibile in visibile.
Anthony Robbins
Anthony Robbins è forse il coach più famoso al Mondo e la sa lunga su tante cose, e una di queste è che se non hai un obiettivo chiaro (puoi naturalmente averne più di uno) è praticamente impossibile che tu possa progredire, andare avanti e migliorare.
A volte siamo convinti che stiamo progredendo solo perché siamo molto bravi a tenerci indaffarati, pieni di cose da fare, ma che alla lunga non ci porteranno molto lontano o ci distrarranno dalla vera meta.
Avere degli obiettivi è realmente il primo passo per far materializzare sogni ormai sopiti.
Qualche tempo fa ho avuto un piacevole incontro con un titolare di uno studio odontoiatrico che aveva richiesto la mia consulenza.
Siamo stati a chiacchierare piacevolmente ma purtroppo non sono riuscito ad essergli d’aiuto. Perché?
Mi chiedeva come avessi potuto aiutarlo ma non aveva idea di quali fossero i suoi obiettivi. Non riusciva a vedere il proprio futuro.
Ho provato per quasi un’ora ad aiutarlo a capire cosa volesse realmente ma alla fine, visto che erano ormai le nove di sera passate, mi sono congedato.
E’ terribile non riuscire ad avere una visione del futuro.
Sentirsi in balia degli eventi, insoddisfatto e impotente.
Credimi, non è un caso isolato. Un mio grande amico da oltre vent’anni di cui ho grande rispetto come persona e come professionista poco tempo fa mi ha confessato la stessa cosa e questo, non ti nascondo, mi ha turbato abbastanza.
Purtroppo in quel momento non ho potuto aiutare il tuo collega perché se tu non sai dove vuoi andare non posso dirtelo io. Sarebbe pretenzioso e quasi sicuramente non sarebbe stato motivato nel seguirmi come se invece la scelta fosse stata sua e consapevole.
E’ una questione di etica.
E’ come se chiamassi un taxi e alla richiesta del guidatore su dove andare, al posto di dargli un indirizzo preciso, gli dicessi di partire senza meta e guidare.
Quale sarebbe il risultato? Molto probabilmente non andresti dove vuoi e spenderesti un sacco di soldi con il rischio di trovarti da un’altra parte rispetto a dove vorresti essere.
Io sono come quel taxi, mi dici dove vuoi andare e io, se posso, ti ci porto. Nella maniera più economica e veloce possibile.
Se non sai dove vuoi andare semplicemente non ti faccio salire.
Perderei tempo io e ne perderesti anche tu.
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Come ti dicevo mi congedai da quel simpatico dentista ma non senza lasciargli una cosa su cui lavorare che lo potesse aiutare a fare un pò di chiarezza sui suoi obiettivi.
Gli chiesi di scrivere 3 Mete:
- una a breve,
- una a medio,
- e una a lungo termine.
Ognuna di queste doveva essere scritta in modo preciso:
- Doveva essere specifica,
- in qualche modo misurabile,
- doveva comprendere risorse economiche e umane a supporto e tutto quello che avrebbe potuto aiutarlo,
- doveva essere realistica,
- e doveva avere un inizio e una fine ben delineata.
Questa era la base. Oltre questo c’erano altre specifiche come:
- doveva essere espressa al tempo presente,
- avevo vietato di usare il “NON” nelle frasi,
- avevo imposto di usare il “VOGLIO”…non DEVO ma VOGLIO,
- le frasi dovevano essere espresse in positivo.
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Questo è un esercizio che ormai faccio da anni è mi ha aiutato in più di un’occasione a riequilibrami e capire se ero semplicemente indaffarato, evitando di pensare al futuro, avvolto e sopraffatto dalle incombenze quotidiane, o se ogni sforzo che stavo e sto facendo è rivolto a un obiettivo preciso.
Se non l’hai mai fatto ti consiglio vivamente di cimentarti e divertirti a farlo il prima possibile.
Mira alla luna. Anche se sbagli, atterrerai tra le stelle.
Les Brown