Ci hai fatto caso?
In questi ultimi anni stiamo assistendo a una cambiamento nel rapporto tra odontoiatra e paziente.
Un cambiamento epocale che prenderà sempre più piede.
Il cambio nel coinvolgimento del paziente da passivo a attivo e partecipativo.
Questo cambio di paradigma è molto evidente in chi, all’interno della propria struttura, esercita ed eroga servizi legati all’estetica del sorriso.
Che siano allineatori, protesi o, come ultima arrivata, filler et similari, poco cambia.
Quello che conta è che la linea è tracciata.
IL CAMBIO DI PARADIGMA NELLA GESTIONE PAZIENTE ODONTOIATRICO
Passiamo da un approccio paternalistico, in cui il clinico spesso e volentieri faceva i suoi monologhi e il paziente ascoltava, vivendo la cosa in maniera passiva (spesso non capiva quanto gli veniva proposto) a un approccio diametralmente opposto.
Chiaramente, ci sono nel mezzo tutta una serie di sfumature che volontariamente non prendo in esame, diversamente l’articolo diventerebbe un libro.
In passato il medico si rapportava al soggetto come “persona da curare” mentre ora stiamo assistendo sempre più alla trasformazione in “persona da soddisfare”.
Sinceramente, non so cosa sia meglio e non voglio appartenere a nessuna delle due possibili fazioni che andranno a crearsi tra “è un bene” e “l’odontoiatria è finita, stiamo scendendo sempre più in basso”.
Cerco solo di essere pragmatico e attenermi ai fatti, a quello che vedo e vivo tutti i giorni indirettamente dagli studi in cui sono in consulenza.
Questa persona è spesso ben informata, non teme di fare domande e avanza richieste.
In funzione di questo, il vecchio approccio non ha più ragione di esistere e, se praticato, allontana i potenziali pazienti.
VANTAGGI E SVANTAGGI DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO ATTIVO
Le persone hanno i loro canali di informazione, eseguono delle ricerche attive, guardano i video che gli odontoiatri più attenti creano e postano sui loro canali social.
Visionano con attenzione le testimonianze dei pazienti soddisfatti.
Ricercano recensioni negative.
Chi non l’hai mai fatto alzi la mano!
Chiaramente, tutto questo porta una serie di vantaggi e svantaggi.
Per quello che riguarda i vantaggi la situazione che si sta delineando porterà sicuramente:
- ad avere dei pazienti più consapevoli,
- una partecipazione attiva con persone più coinvolte,
- una maggiore propensione alla spesa,
- e, non meno importante, una maggior adesione alle cure e risultati migliori,
Questo in linea di massima i vantaggi.
Te ne vengono in mente altri? (Scrivimeli rispondendo a questa email)
Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, seguendo il detto che “non è tutt’oro quel che luccica”, enunciamo anche qualche possibile problematica che potrebbe insorgere da questo cambio di paradigma:
- possibilità di autodiagnosi,
- pazienti confusi da sovraccarico di informazioni,
- la qualità dell’informazione che gli stessi possono aver reperito,
- una possibile disparità di accesso alle informazioni e, cosa non da poco visto il dilagante analfabetismo funzionale in atto, la comprensione delle stesse,
- e, in ultimo ma non meno importante, un maggiore stress per i professionisti e dipendenti che sono chiamati in causa nella gestione dei pazienti in prima visita.
COMPETENZE RICHIESTE PER L’APPROCCIO AL NUOVO PAZIENTE ODONTOIATRICO
Stress dovuto a un approccio molto diverso a cui erano solitamente abituati che richiede nuove competenze legate alle soft skills, alla comunicazione efficace e alla necessità di creare un percorso paziente supportato da protocolli e strumenti di lavoro in cui nulla è lasciato al caso.
Comprendere la psicologia del paziente e comunicare efficacemente in relazione a chi abbiamo davanti e cosa vuole ottenere (farli comprendere la proposta e non solo).
Proprio in tema di psicologia un’altra cosa di cui dovremmo tener conto sono alcuni disturbi e patologie legate all’accettazione del proprio corpo.
Ne parlavo la settimana scorsa con un caro amico psicologo.
Una sorta di distorsione cognitiva che con il passare del tempo e con una sempre maggiore esposizione ai social media e a modelli spesso e volentieri irrealistici sta prendendo piede.
La dismorfofobia e il disturbo dell’immagine corporea sono alcune di queste e sono caratterizzate da una preoccupazione ossessiva per i propri difetti percepiti o insoddisfazione del proprio aspetto fisico.
In questo frangente comprendere chi abbiamo davanti è una condizione sine qua non.
Diversamente, i problemi sono dietro l’angolo.
Potremmo assistere alla trasformazione di un nostro potenziale paziente che da fan diventa hater.
STRUMENTI DI SUPPORTO PER LA GESTIONE DEL NUOVO PAZIENTE ODONTOIATRICO
E’ proprio in questo contesto così complicato che strumenti come l’intervista e l’analisi dei bisogni risultano essere delle attività fondamentali che devono necessariamente essere supportate dagli strumenti che usiamo quotidianamente in studio ma modificati secondo le nuove necessità.
Comprendere le aspettative o le motivazioni profonde del paziente.
Usare un linguaggio e una grammatica diversa.
Avere un’anagrafica che ci aiuti a profilare meglio il paziente e un’anamnesi che non si fermi alla patologica remota, prossima o famigliare ma vada oltre.
Lo stesso consenso informato diventa imprescindibile.
La linea è tracciata.
Come tutti i cambiamenti e punti di svolta abbiamo davanti a noi due scelte: fare finta di nulla o prenderne atto e mettere in campo tutte le nostre risorse per evitare di essere travolti da questo cambiamento ma cavalcarlo e prosperare.
Si prosperare, perché queste specialistiche prenderanno sempre più piede e sono molto remunerative e, cosa da non sottovalutare, portano con sé pazienti che hanno una predisposizione alla spesa elevatissima.
Passare dal dover convincere a curarsi a non faticare più per farsi accettare i preventivi proposti.
Queste nuove dinamiche richiedono un nuovo approccio equilibrato, con i professionisti del settore odontoiatrico che giocano un ruolo chiave nell’orientare i pazienti attraverso informazioni accurate e supporto decisionale, assicurando che la transizione verso un ruolo più attivo porti a miglioramenti tangibili nella salute orale e nel benessere dei pazienti.
Non possiamo pensare di avere gli stessi risultati o addirittura migliorare con strumenti obsoleti e assolutamente inadatti al presente e futuro dell’odontoiatria.
A te la scelta, il dado è tratto.
“Se non ti piace qualcosa, cambiala. Se non puoi cambiarla, cambia il tuo atteggiamento.”
Maya Angelou
SINTESI DELL’ARTICOLO
Una super sintesi di quanto scritto nell’articolo.
Tieni sotto osservazione questi punti e rifletti sulla tua condizione attuale e, naturalmente, quella del tuo studio.
Cambio di Paradigma
Oggi si inizia a percepire, domani sarà sempre più preponderante: i pazienti ora vogliono essere sempre più coinvolti nei loro trattamenti odontoiatrici; specialmente quelli con alta valenza estetica: faccette, sbiancamenti e ortodonzia invisibile.
Informazione e Partecipazione
Le persone e quindi i nostri pazienti hanno sempre più accesso alle informazioni tramite canali digitali, video e recensioni. Il che è un bene, a patto che queste siano puntuali e precise.
Vantaggi nell’avere pazienti informati
Avere pazienti informati porta a una loro maggiore consapevolezza, adesione al trattamento e risultati migliori.
Sfide e svantaggi di questo tipo di pazienti
Autodiagnosi, sovraccarico di informazioni, stress per i professionisti sono alcuni degli svantaggi che possono insorgere da questa situazione.
Nuove Competenze Necessarie per gestirli in maniera efficace
Comunicazione efficace, comprensione della psicologia del paziente, uso di strumenti di lavoro aggiornati sono alcune delle competenze necessarie per rapportarsi in maniera adeguata e con reciproca soddisfazione con questa nuova tipologia di pazienti.
CONCLUSIONI
Quello che conta è che la linea è tracciata.
Puoi scegliere di continuare a scavare la terra con le mani o usare la pala meccanica, a te la scelta.
Aspetta! Ultime newssss…se vuoi approfondire queste e tante altre tematiche legate alla prima visita extra clinica ti informo che sono in arrivo le mie masterclass dal vivo:
- 28-29 Giugno Cagliari
- 04-05 Ottobre Roma
- 18-19 Ottobre Milano
Prestissimo ti invierò tutte le informazioni per poterti iscrivere, cambiare per sempre il tuo approccio alla prima visita e ottenere i risultati che meriti.
Buon lavoro!
Toshiro