Chi dà con parsimonia riceve con parsimonia.
Chi regala mondi riceve l’immensità.
Richard Bach
Uno dei nostri principali obiettivi in prima visita è quello di ottenere dai pazienti delle informazioni di qualità per poterli servire al meglio.
Tuttavia, ottenere queste informazioni non è sempre facile, per diversi motivi.
Alcune volte ci troviamo a confrontarci con persone poco loquaci, sulle loro, diffidenti o, addirittura, in aperto contrasto.
Prendendo atto del fatto che non possiamo cambiare la persona ma possiamo cambiare il nostro atteggiamento, analizziamo proprio quest’ultimo.
Diversi sono i motivi per cui il paziente non ci fornisce le informazioni di cui abbiamo bisogno e che dipendono da noi.
Non lo fanno perché semplicemente non chiediamo. Ci auto limitiamo con l’idea disfunzionale che farlo è sbagliato, per i più svariati motivi, e quindi non facciamo domande.
Un altro motivo è dato dal fatto che non sappiamo chiedere e, a volte, neanche cosa ricercare.
In ultimo, ci dimentichiamo di seguire uno dei principi che sta alla base della comunicazione: prima di chiedere devi dare.
Non seguire questo principio ti porterà alla perdita delle risorse impiegate in prima visita (tempo, persone, etc.) perché i piani di cura che creerai non terranno conto delle importanti informazioni sul paziente e, in molti casi, perderanno di efficacia nella fase di chiusura del preventivo, portandoti a conseguire un risultato inferiore rispetto a quello che avresti potuto ottenere facendo il contrario.
Inoltre, non possiamo pretendere che sia il paziente a darci le informazioni di cui abbiamo bisogno; con molta probabilità non saprebbe neanche da dove iniziare, sempre che sia consapevole della sua situazione.
In un mio precedente articolo parlavo del potere della richiesta e di come questa pratica sia fondamentale per ottenere i dati di cui abbiamo bisogno per svolgere al meglio la nostra missione: acquisite il maggior numero di pazienti in prima visita rendendo la loro esperienza piena e appagante.
Ma, come detto in precedenza, c’è una cosa molto importante, una sfumatura che pochi colgono: prima di chiedere qualcosa dovresti dare, un principio fondamentale per migliorare la comunicazione con i tuoi pazienti e ottenere risultati positivi.
Questo concetto semplice ma potente deve essere compreso appieno, poiché influisce direttamente sul tuo lavoro e le prestazioni del tuo studio.
Spesso, siamo troppo concentrati sulle strategie, le tattiche e gli strumenti a breve termine, ignorando la semplicità di dare prima di ricevere.
Personalmente, ho dovuto interiorizzare questa lezione molto tempo fa, ma quando l’ho applicata, ho sperimentato un cambiamento profondo e duraturo nella mia comunicazione con i pazienti (e non solo).
È come se fosse diventato parte integrante del mio essere, del mio dna.
Con la semplice regola del dare prima di chiedere, il processo comunicativo durante la fase di intervista e analisi dei bisogni in prima visita diventa molto più fluido ed efficace.
IL POTERE DEL DARE PRIMA DI CHIEDERE
Ma cosa significa esattamente “dare” in questo contesto?
Significa parlare di te stesso, farti conoscere e aprirti. È impossibile aspettarsi che qualcuno si apra con noi se noi stessi siamo restii a farlo per primi.
È più facile pensare che le persone non si apriranno, che ci troveranno invadenti, senza considerare che le nostre parole riflettono i nostri pensieri e la nostra insicurezza nella situazione.
Spesso siamo noi i primi a evitare di metterci in gioco, e ci conforta pensare che gli altri facciano lo stesso.
LA MAGIA DELLA COMUNICAZIONE E DELL’ASCOLTO ATTIVO
In questo contesto, le simulazioni sono molto utili per gestire il processo e allenare le persone a chiedere, ma soprattutto a dare.
Le persone, compresi i nostri pazienti, amano parlare di se stesse; dobbiamo solo stimolarle nel modo giusto.
Far parlare i pazienti significa conoscerli meglio. E conoscere significa ottenere informazioni di qualità, che ti aiuteranno a plasmare la tua proposta in modo più efficace.
Quando il tuo approccio è centrato sulla persona, il paziente lo percepirà e sarà più propenso ad accettare le tue proposte, anche se possono discostarsi dalle sue aspettative.
CONCLUSIONI
Ricorda, quando ti aprirai al paziente, sarai ricompensato con un’esperienza più significativa e risultati positivi.
Che tu sia un medico o una segretaria poco importa, implementa questi spunti nella tua pratica e guarda la differenza che può fare.
La comunicazione efficace è la chiave per una cura di successo.
Ricorda anche una cosa molto importante: la prima cura è l’ascolto.
COMPITI PER CASA
Cerca di applicare quanto scritto in questo articolo per i tuoi prossimi pazienti in prima visita: mettiti in gioco, fatti conoscere, dai prima di chiedere.
Buon lavoro e un caro saluto.
Toshiro
Puoi andarti a leggere il precedente articolo “Chiedi e ti sarà dato” sul mio blog a questo indirizzo:
https://www.toshirosavoia.it/chiedi-e-ti-sara-dato/